Come suggerisce il suo stesso nome, i prestiti a fondo perduto sono dei finanziamenti agevolati, concessi a chiunque ne faccia richiesta avendone i requisiti, e che non hanno alcun obbligo di quanto concesso.
Naturalmente, questa è una definizione piuttosto sintetica e parziale del tema di cui ci occuperemo oggi. Le cose sono però un po’ più complesse. Può infatti capitare che chi eroga un prestito a fondo perduto in realtà richieda la restituzione almeno parziale del capitale concesso, e così via.
A chi viene erogato il prestito a fondo perduto
Come dovresti aver ben compreso dalle righe di cui sopra, il prestito a fondo perduto è una linea di credito piuttosto conveniente, visto e considerato che non c’è alcun obbligo di restituzione (totale o parziale) del capitale erogato.
Proprio per questa sua particolare convenienza, il finanziamento a fondo perduto non viene concesso a tutti, indistintamente, ma è riservato ad alcune specifiche categorie di beneficiari come:
- disoccupati,
- lavoratori over 50,
- studenti,
- giovani neoimprenditori,
- lavoratori di aree svantaggiate,
- ecc.
Da chi viene erogato il prestito a fondo perduto?
Il prestito a fondo perduto viene erogato generalmente su fondi nazionali o comunitari. Se ricorre questo caso, di norma la gestione dei finanziamenti viene delegata a Invitalia, che si occupa di concedere – ad esempio – finanziamenti a giovani imprenditori.
Esistono tuttavia anche altre forme di prestito a fondo perduto che possono essere gestite localmente, da Regioni e Comuni, o ancora finanziamenti a fondo perduto che possono essere erogati da altri enti o società privata che, magari, desiderano premiare con questa elargizione specifici segmenti più “deboli” della popolazione (disoccupati, giovani imprenditori, lavoratrici donne, lavoratori over 50, e così via).
Prestiti europei a fondo perduto
Una particolare categoria di prestito a fondo perduto di cui si è in parte detto nelle righe che precedono è quella dei finanziamenti europei.
Le risorse europee che sono destinate all’erogazione dei prestiti a fondo perduto sono le più “ricche” in circolazione, e si distinguono generalmente tra finanziamenti a gestione diretta (in questo caso a erogare il contributo è la stessa istituzione europea che ha stanziato i fondi) o a gestione indiretta (quando invece è un ente locale che ha il compito di ripartire tra i beneficiari le somme che sono definite a livello europeo).
Il prestito a fondo perduto copre il 100% del progetto?
Come abbiamo già anticipato nelle righe di apertura di questo approfondimento, il contributo a fondo perduto non ha mai delle regole predeterminate e omogenee per tutte, lasciando invece libero l’ente erogante di scegliere in che modo permettere la fruizione di questa agevolazione.
In linea di massima, però, e considerato che i finanziamenti a fondo perduto sono considerati come uno strumento a sostegno degli investimenti, il contributo non tende mai a coprire il 100% della spesa, limitandosi – a seconda del tipo di progetto e di settore economico finanziato – a supportare una percentuale tra il 50% e il 70%. Non mancano comunque le iniziative più “generose”, che possono effettivamente sostenere le ambizioni del beneficiario anche per il 100%.
Dove trovare i prestiti a fondo perduto
Puoi trovare maggiori informazioni sui prestiti a fondo perduto, e i relativi bandi, sui siti internet degli enti che gestiscono la loro concessione.
Per esempio, i bandi dell’Unione Europea si trovano all’interno del sito internet della Commissione Europea o su quello della Gazzetta Ufficiale dell’Unione. Intuibilmente, i bandi di prestiti a fondo perduto gestiti dagli enti locali sono pubblicati sui siti degli stessi enti e sulla Gazzetta nazionale o regionale.
Come richiedere i prestiti a fondo perduto
All’interno del regolamento che disciplina il funzionamento dei prestiti a fondo perduto sono evidentemente incluse anche le informazioni utili per poter fare richiesta di tali linee di credito agevolate.
In linea di massima, l’iter di valutazione e di concessione includerà la necessità di compilare una apposita domanda e una serie di allegati, che sono diversi a seconda della natura del richiedente.
In questo senso, il nostro consiglio è quello di leggere con particolare attenzione i requisiti richiesti, al fine di non effettuare delle vane richieste. Per esempio, alcuni bandi sono riservati alle sole donne, altri ai soli under 35. Altri ancora hanno delle limitazioni sull’anzianità della propria iniziativa imprenditoriale, o del settore economico di principale appartenenza.
Consigliamo altresì di rispettare con particolare attenzione il termine di scadenza di inoltro della domanda, visto e considerato che in questo ambito le deroghe sono praticamente nulle. Insomma, meglio rispettare con attenzione il termine per l’invio della richiesta e della documentazione necessaria in allegato, perché anche un solo giorno di ritardo potrebbe esporre il richiedente al rischio di veder vanificato il proprio sforzo.
Una volta trasmessa, la domanda di accesso al prestito a fondo perduto verrà esaminata in ordine cronologico. In caso di aggiudicazione, seguirà comunicazione formale da parte dell’ente.