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Surroga mutui prima casa: cos’è e come funziona?

- Tempo di lettura 4 minuti -

Il mondo dei prestiti è molto ampio e si potrebbe stare giorni a parlarne, come nel caso dei prestiti vitalizi. Chiaramente una pratica molto diffusa riguarda la richiesta di mutuo, con il quale sempre più persone decidono di comprare una casa di proprietà. Al momento della firma si accettano una serie di condizioni con la quale restituire il credo, ma il più delle volte può succedere che altre banche abbiano offerte migliori e quindi si vuole trasferire semplicemente tutto verso un altro istituto. Questo è possibile e prende il nome di surroga o portabilità del mutuo. È una pratica da sempre presente e poco utilizzata fino al 2007, in quanto prevedeva una serie di penali che il debitore doveva pagare in caso di trasferimento. Grazie a Bersani questa cosa è cambiata diventando gratuita e permettendo al definitiva diffusione!

Di seguito tutte le info su cos’è e come richiederlo.

Cos’è la surroga del mutuo per la prima casa?

Abbiamo quindi capito come la surroga del mutuo non sia altro che un trasferimento da una banca ad un’altra del mutuo che offre chiaramente miglior vantaggi al debitore. Il tutto va definito da un atto notarile dove si trasferisce al nuovo istituto tutta la documentazione senza il bisogno di mettere costi aggiuntivi. Alla vecchia banca, ovviamente, non andrà nulla, mentre alla nuova andrà pagato regolarmente in base a quanto stipulato in fase di accordo. È da sottolineare come il vecchio istituto di credito non possa opporsi a tale scelta né tantomeno aggiungere un sovraprezzo. Sarebbe da considerare reato in questo caso!

Quando va richiesta la surroga

Come in ogni prestito che si rispetti, anche il muto chiaramente va richiesto in determinate circostanze che riguardano l’ipoteca della prima casa o di altre tipi di abitazione o ancora per immobili che hanno un uno diverso dall’abitativo. In ogni caso può avvenire solamente in determinate condizioni:

  • Traferire un mutuo ipotecario;
  • Deve avvenire con un atto notarile;
  • l’importo deve essere il restante di quello già versato;
  • gli intestatari devono essere gli stessi:
  • se si ha bisogno di richiedere una cifra diversa la surroga non è possibile.

In linea di massima, però, viene richiesta per le seguenti motivazioni:

  • abbassare il costo della rata mensile;
  • ottenere un tasso più favorevole;
  • passare da un tasso variabile ad uno fisso o viceversa.

Si tratta senza dubbio di una misura di grande importanza e che permette ai proprietari di casa di poter scegliere di passare ad un’altra banca che abbia una tariffa più vantaggiosa e che permetta di risparmiare denaro.

Come richiedere la surroga

La prima fase di richiesta della surroga è la ricerca di una banca che offra condizioni favorevoli. Una volta fatto ciò si passa alla compilazione della domanda che verrà consegnata alla nuova banca. Se non sai come compilare il tutto puoi tranquillamente trovare dei fac-simili presenti sul sito dell’istituto o in giro per il web.

Da lì poi si passa a dover presentare una serie di documenti necessari ad avviare la pratica ed effettuare tutte le verifiche del caso. Chiaramente la procedura può variare da istituto a istituto ma in linea di massima si troverà:

  • documento d’identità e codice fiscale sia degli intestatari del mutuo che di eventuali garanti;
  • certificato di nascita;
  • certificato di stato civile o atto di matrimonio o sentenza di separazione;
  • documentazione reddituale: qui la situazione è più intricata, ma semplice, in quanto vanno presentate due buste paga e un cud per chi è dipendente, mentre gli autonomi e i liberi professionisti dovranno presentare il modello unico e il bilancio di esercizio, oltre eventuali iscrizioni all’albo.
  • copia dell’atto di acquisto e di mutuo;
  • certificato di abitabilità;
  • planimetrie dell’immobile.

Quando viene avviata la procedura, le due banche comunicano tra di loro per effettuare il trasferimento del mutuo e il restante che deve finanziare a chi ha fatto richiesta. Come detto anche più sopra la ormai ex banca non può opporsi a tale scelta se non proporre una rinegoziazione del mutuo non oltre i 30 giorni dalla comunicazione del trasferimento. Il tutto deve avvenire nella massima trasparenza possibile e senza intralciare la persona nella fase decisionale!

Nel caso della banca nuova, invece, quest’ultima può tranquillamente rifiutare se non è conveniente effettuare una surroga.

Infine una volta svolta l’operazione un notaio procede alla surroga e con un atto si sancisce il trasferimento del credito definitivamente. Le spese notarili saranno sostenute dalla banca, essendo un servizio gratuito per il cittadino che avrà l’obbligo di pagare regolarmente il mutuo e pagare le imposte di trascrizione di circa trentacinque euro. Insomma una somma molto più che abbordabile.

Quando conviene surrogare il mutuo

Partiamo con il dire che può avvenire in qualsiasi momento e se il cliente ha trovato condizioni migliori rispetto a quelle stipulate in precedenza. Per farlo bisogna avere un vantaggio economico che può essere ridurre la rata di una cinquantina a un centinaio di euro mensili. Ovviamente se non sussiste questa soluzione, inutile avviare la pratica. Ci deve essere un risparmio effettivo.

Attualmente in Italia i mutui vengono concessi con ammortamenti che consistono in interessi più alti i primi anni, facendo credere che ci sia un risparmio negli ultimi mesi dall’estinzione, quando in realtà non è propriamente così. È bene tenere in mente quindi quanto detto in questo articolo se si è alla ricerca del risparmio e dell’offerta più conveniente per il proprio portafogli.

Quanto si può risparmiare con la surroga del mutuo

Se si possiede un vecchio mutuo in cui i tassi erano alti, ovviamente vorrai pagare di meno sfruttando i tassi vantaggiosi di adesso! Ecco quindi che viene in soccorso la surroga che risulta maggiormente conveniente nel momento in cui la durata è ancora lunga e qui si può intervenire in maniera decisa. Infatti se ad esempio si gode di un mutuo da 140.000 euro in 30 anni e stipulato nel 2012, ecco che si può passare a un mutuo con rata più bassa di un centinaio di euro, risparmiando oltre i 100.000 euro e della durata di 15 anni. Insomma è una pratica che conviene capire bene per trovare il giusto risparmio.