I prestiti Inps per pensionati sono concessi direttamente dall’Istituto Nazionale di Previdenza o da banche convenzionate. Le tipologie di prestito per gli iscritti Inps in pensione sono davvero tante. La maggior parte si riferisce a pensionati pubblici, solo una minima parte a quelli privati. Per aiutarti a scegliere quelle più adatte a te, abbiamo deciso di darti una mano con questa piccola guida.
Cosa sono i prestiti Inps per pensionati
L’istituto nazionale di previdenza (Inps), grazie a un fondo credito alimentato dagli iscritti (dipendenti pubblici e pensionati) può permettersi di erogare direttamente prestiti e finanziamenti ai pensionati che ne fanno richiesta.
Come già detto all’inizio, i prestiti Inps per pensionati possono essere concessi direttamente dall’istituto o da banche convenzionate. Per soddisfare le necessità dei propri iscritti, l’Inps mette a disposizione diverse tipologie di prestito: cessione del quinto, piccoli prestiti e prestiti pluriennali.
Scopriamole assieme nel dettaglio.
1. Cessione del quinto
La cessione del quinto della pensione è la più classica e semplice formula di finanziamento INPS. Questa tipologia di prestito, adatta anche a pensionati Inps del settore privato, va richiesta a una banca o finanziaria, che può essere convenzionata o no, con l’INPS. Il rimborso delle rate avviene tramite una trattenuta mensile pari a un quinto dell’importo della pensione. Il prestito Inps con la cessione del quinto può avere una durata decennale.
2. Piccolo prestito
Il piccolo prestito è una innovativa forma di finanziamento in favore di pensionati pubblici e di dipendenti delle Poste in pensione. Si tratta di finanziamenti di breve durata e per piccoli importi. Ne esistono diversi tipi:
- Piccolo prestito gestione Poste Italiane, a cui possono accedere i pensionati delle Poste.
- Piccolo prestito gestione assistenza Magistrale, a cui possono accedere i pensionati della Scuola.
- Piccolo prestito gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, a cui possono accedere i dipendenti di altre amministrazioni pubbliche.
3. Prestito pluriennale INPS
Il prestito pluriennale Inps, per importi più elevati e una durata più lunga, si rivolge ai pensionati pubblici e agli ex dipendenti delle Poste e comprende:
- il prestito diretto per i pensionati delle Poste, da rimborsare tramite cessione del quinto della pensione ed erogato direttamente dall’Inps.
- Il prestito pluriennale diretto per pensionati appartenenti ad amministrazioni pubbliche, da rimborsare sempre con la cessione del quinto della pensione ed erogato sempre dall’Istituto Nazionale di Previdenza.
- Il prestito pluriennale per pensionati pubblici, erogato tramite banche e finanziarie convenzionate, tra cui BNL, con durata minima di sei mesi e massima di 120 mesi.
Esiste un’altra tipologia di prestito Inps per pensionati delle Poste, finalizzata alla copertura di spese sanitarie. In realtà, non si tratta di un vero e proprio prestito, ma di un’anticipazione di un fondo Inps sottoscritto volontariamente dal pensionato. L’anticipazione è pari al 75% del capitale sottoscritto e può essere richiesta, solo per motivi sanitari, da pensionati delle Poste iscritti al Fondo Mutualità dell’Inps.
Tra quelli appena visti, il più fattibile sembra il prestito Inps per pensionati con cessione del quinto della pensione (da chiedere in banca o presso una finanziaria).
Il requisito per ottenere questo tipo di prestito è, infatti, il possesso della comunicazione di cedibilità della pensione. Nel documento, viene indicato l’importo massimo della rata (pari a un quinto della pensione mensile). Se la cessione del quinto viene chiesta a un istituto di credito convenzionato con l’INPS, la comunicazione di cedibilità viene elaborata direttamente dalla banca. Se la domanda di prestito viene, invece, presentata in un istituto di credito non convenzionato, il documento va preventivamente richiesto presso una sede INPS.
Prestiti personali per pensionati Inps
La cessione del quinto potrebbe non essere conveniente in caso di pensione mensile molto bassa, ma, al momento, non esistono prestiti per pensionati Inps senza cessione del quinto della pensione. In alternativa, puoi chiedere i prestiti personali, ma, se sei pensionato, la banca o la finanziaria ti chiederà sempre il documento di cedibilità della quota rilasciato dall’Inps. Tuttavia, i prestiti personali per pensionati Inps vengono offerti a condizioni molto vantaggiose. Per richiederli, non è necessario essere correntisti della banca che offre il prestito, bisogna essere solo titolari di una pensione Inps.
Il prestito personale per pensionati INPS ti permette di chiedere da un minimo di 3 mila a un massimo di 75 mila euro, per un minimo di 24 mesi e un massimo di 120 mesi.
Offre questa opportunità, il prestito PerTE per pensionati INPS di Intesa San Paolo, pensato appositamente per i pensionati del settore privato. Si tratta di una specie di prestito personale, da usare per qualsiasi esigenza di spesa, a esclusione dell’acquisto di immobili o di beni per attività professionale. Questo finanziamento va richiesto direttamente in filiale e non prevede spese d’incasso rata e di istruttoria.
Se invece vuoi chiedere un prestito personale online per pensionati Inps, puoi valutare quello di Findomestic, che ti offre un finanziamento di 10 mila euro per 60 mesi, a un TAEG fisso del 6,18% e una rata mensile di circa 193 euro. I prestiti per pensionati prevedono sempre alcune piccole agevolazioni, come zero spese e TAEG fisso molto basso. Molte finanziarie possono offrirti anche un tasso fisso inferiore al 5%, basta semplicemente usare un comodo programma di comparazione dei prestiti – qui uno dei migliori prodotti online:
Limiti di età per prestiti pensionati Inps
I prestiti per pensionati sono abbastanza flessibili per quanto riguarda l’età dei richiedenti (che, per ovvi motivi, non può certo essere bassa). Il limite per richiedere un prestito per pensionati Inps in banca è di 83 anni non compiuti al momento di presentazione della richiesta e di 85 non compiuti al momento della scadenza del finanziamento.
Questo vale per i pensionati del settore privato. I pensionati pubblici possono sfruttare un’ulteriore limite di età compreso tra 86 e 90 anni al momento della scadenza del prestito. L’età condiziona anche il tasso di interesse applicato e la durata del prestito. Si va dal 5% per i piccoli prestiti Inps annuali a oltre il 10% per quelli decennali.
L’età avanzata presenta ovviamene un maggiore rischio di insolvenza per l’INPS stessa e per le banche. Rischio che comporta l’applicazione di condizioni meno vantaggiose per il prestito.