Tra le tante opzioni di finanziamento e prestiti, la più utilizzata è sicuramente il mutuo. Si tratta di una misura che permette di dilazionare nel tempo il pagamento di un immobile. È un’ottima opportunità per chi decide di voler comprare casa, ma anche una bella spesa da sostenere in quanto si trattano di rate mensile fisse per un bel po’ di anni. Può capitare che nel corso del tempo ci siano offerte più vantaggiose rispetto a quelle che si posseggono da dopo la stipula dell’accordo. Per questo motivo molte persone decidono di voler cambiare banca e scegliere quella in cui si risparmia di più. Detta così sembrerà una cosa stranissima e difficile, invece si tratta della famosa surroga dei mutui. Consiste in una misura che permette a chiunque di trasferire il proprio mutuo da una banca all’altra e grazie al Decreto Bersani del 2007 in maniera del tutto gratuita.
Surroga mutui, esempio pratico
Per capire a meglio il concetto di surroga è opportuno fare il giusto esempio, così da non avere fraintendimenti. Facciamo conto che la signora Esposito abbia firmato un mutuo di 150 mila euro con una determinata banca, chiamata X. La signora dopo un po’ di tempo nota offerte convenienti e inizia a essere sofferente verso il suo contratto. Ecco quindi che contatta banca Y per ottenere un tasso molto vantaggioso. In questo caso alla signora Esposito vengono spostati gli 80 mila euro (da pagare ancora) da banca X a Y. Quindi in sostanza la Banca Y paga a X i soldi restanti del mutuo, mentre la debitrice li verserà a Y.
Quanto costa fare una surroga
Portato avanti l’esempio di cosa sia una surroga, è lecito chiedersi quanto costa svolgere tutto ciò. Certamente si tratta di un’azione che permette di risparmiare molti soldi, ma non si può fare certamente su due piedi. C’è bisogno di un notaio che firmi le carte e rendi effettivo la procedura. Ovviamente tutto ciò avrà un costo e ora vi starete chiedendo “Quanto dovrò pagare per tutto ciò?”. La risposta all’importante quesito è “Assolutamente niente”! Infatti i costi della surroga sono tutti a carico della banca Y del nostro esempio, ovvero l’istituto che erogherà il mutuo. Prima non era così, c’erano alti costi che scoraggiavano le persone a cambiare, ma con il Decreto Bersani del 2007 la musica è cambiata e si è assistito a un’enorme crescita di questa pratica.
Unica cosa che andrà pagata sono i 35 euro di iscrizione della surroga nei registri immobiliare. Per fortuna in tutto ciò viene in aiuto il decreto, che nel suo testo afferma chiaramente che non possono essere imposte spese o commissione per il nuovo finanziamento, quindi tutto va a carico della nuova banca, dall’istruttoria agli accertamenti catastali.
Nemmeno in forma indiretta verranno aggiunti costi al cliente, in quanto si andrebbe contro un Decreto ufficiale. È bene precisare come l’importo della surroga debba essere identica a quella restate dal vecchio mutuo e non c’è bisogno di una nuova ipoteca, ma basta solamente aggiornarla.
Avviare la procedura: come muoversi
Avviare la procedura per la surroga del mutuo è piuttosto semplice. Per fortuna non sono tantissimi i passaggi da fare per arrivare suo compimento. Certamente il più importante e fondamentale è il cercare una banca che decida di prendere il muto della persona. È una fase molto delicata in quanto vanno valutate attentamente le condizioni contrattuali così che si possa scegliere tutto in maniera adeguata. Obiettivo della surroga è risparmiare un bel po’ di denaro, specialmente in questo periodo difficile di crisi. Ecco perché è meglio confrontare i tassi d’interesse e i costi per il nuovo prestito, così da rendere chiaro come procedere e se c’è un risparmio effettivo.
Le rate saranno sicuramente più basse rispetto alle precedenti, per il semplice fatto che facendo la portabilità si vanno a modificare vincoli contrattuali che inevitabilmente alzavano le spese e di conseguenza allungavano il rimborso. Una volta che viene fatto tutto e la nuova banca accetta la surroga, la ormai ex non può assolutamente rifiutarsi. Per legge non può respingere o applicare costi per il servizio. Unica cosa potrebbe decidere di fare una controfferta vantaggiosa e provare a far restare il cliente. Tutto ciò non oltre i 30 giorni dalla comunica della surroga.
Certamente alla banca ormai vecchia non conviene opporsi, altrimenti si rischierebbe di subire penali e sanzioni abbastanza dure. Ecco quindi che una volta che tutto è andato per il meglio, si stipula il contratto indicando le finalità del mutuo che in genere sono il pagamento della casa. Si presenta la dovuta documentazione, come codice fiscale, carta d’identità, reddito e sull’immobile da scontare.
Il notaio
Tutta questa lunga procedura deve essere eseguita da un notaio. Il professionista si deve accertare che tutto venga fatto nel rispetto delle regole e con trasparenza. Oltre ai documenti citati qui sopra al notaio va presentato l’atto del vecchio mutuo, i conteggi di estinzione del finanziamento fino al momento della surroga, l’atto dell’immobile, stato civile e il patrimonio. Come ricordato anche all’inizio, è una procedura del tutto gratuita per chi richiede il mutuo, in quanto tutto viene messo a carico della banca che accetta di incaricarsi del restante da pagare.
Insomma si tratta di un lungo processo, ma non così complicato come il nome può suggerire. Una volta trovata una banca disposta ad accollarsi il mutuo, la strada è del tutto in discesa e la surroga può essere considerata fatta!
Conviene farla?
Obiettivo della surroga dei mutui è abbassare le rate e avere un effettivo risparmio nel portafoglio. Se accade questo allora la risposta è “sì, conviene”. Certamente dipende da caso a caso, come la durata del rimborso iniziale. Si tratta di un elemento fondamentale e da non sottovalutare, in quanto più si allunga la restituzione e più gli interessi risultano già pagati. Ecco perché se si è già vicino al rimborso completo del mutuo, gli interessi già sono versati, quindi fare la surroga risulta completamente inutile. Tutto ciò ovviamente non poterebbe a un vero risparmio il consumatore.