Nonostante l’aumento dei tassi di interesse, i prestiti personali continuano ad essere una scelta comune per gli italiani che cercano liquidità. Tuttavia, per far fronte all’aumento delle rate, i consumatori si stanno orientando verso importi più contenuti. Secondo l’Osservatorio congiunto di Facile.it e Prestiti.it, a maggio l’importo medio richiesto alle società di credito per un prestito personale è stato di 10.474 euro, registrando un calo del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Allo stesso tempo, i tassi di interesse sono aumentati notevolmente, con un incremento del 31% rispetto all’anno precedente. Questo significa che, se nel maggio 2022 il tasso medio per un prestito personale da 10.000 euro per 5 anni era del 6,28%, nel maggio 2023 il tasso medio online (TAN) è arrivato all’8,24%.
Nonostante l’aumento dei tassi di interesse, la competizione tra le società di credito crea interessanti opportunità di risparmio per i consumatori che desiderano richiedere un prestito personale senza pagare più del dovuto. Secondo Aligi Scotti, Bu director prestiti di Facile.it, questo fenomeno crea uno scenario vantaggioso per i consumatori. Ma quali sono le ragioni che spingono gli italiani a richiedere prestiti personali? In questa analisi, basata su un campione di oltre 35.000 richieste di prestito personale raccolte online da Facile.it e Prestiti.it, esploreremo le motivazioni principali che si celano dietro a queste scelte finanziarie e analizzeremo le tendenze emergenti nel mercato dei prestiti in Italia.
I Motivi dietro le Richieste di Prestito Personale
L’analisi dei dati raccolti evidenzia che la principale motivazione per cui gli italiani richiedono un prestito personale è l’esigenza di liquidità. Nel mese di maggio 2023, quasi un terzo delle richieste di prestito (32%) era finalizzato all’ottenimento di liquidità immediata. Seguono, in ordine di importanza percentuale, le richieste di prestito per l’acquisto di auto usate (16%) e quelle per il consolidamento dei debiti (15%).
Secondo Aligi Scotti, il calo delle richieste di prestiti per liquidità (-4%) e l’aumento delle richieste per il consolidamento dei debiti (+6%) riflettono una maggiore consapevolezza dei consumatori italiani nei confronti del credito al consumo. Il consolidamento dei debiti permette di unire più prestiti sotto un’unica forma di finanziamento, semplificandone così la gestione e, in alcuni casi, riducendo i costi complessivi. Questa strategia può aiutare le famiglie a ridurre il peso dei prestiti sul bilancio familiare.
Inoltre, si registra un aumento percentuale delle richieste di prestiti per le vacanze (+3%) e per le spese mediche (+7%). Dopo il boom del 2022, tuttavia, si osserva una diminuzione delle richieste di prestiti personali per matrimoni (-7%).
Profilo dei Richiedenti di Prestito
Esaminando il profilo dei richiedenti, emerge che l’età media dei firmatari dei prestiti è di 42 anni, registrando un lieve aumento rispetto all’anno precedente. I richiedenti di età inferiore ai 35 anni rappresentano un terzo del totale (33,5%), mentre si è registrato un aumento della quota di richiedenti di età superiore ai 54 anni, che è passata dal 16% al 19% del totale.
Un’analisi più approfondita delle diverse fasce di età rivela importanti differenze nelle motivazioni che spingono gli italiani a rivolgersi alle società di credito. Ad esempio, i giovani di età inferiore ai 26 anni sono la categoria che richiede, in percentuale, più prestiti per l’acquisto di auto usate, formazione e viaggi. I prestiti per i matrimoni sono più richiesti dalle persone tra i 25 e i 34 anni, mentre quelli per la ristrutturazione della casa e le spese mediche sono più comuni tra gli individui di età superiore ai 54 anni.
I prestiti per liquidità, che rappresentano la tipologia di prestito personale più diffusa in assoluto, sono più frequenti tra coloro che hanno più di 45 anni. Le differenze di genere continuano a influire sulle richieste di prestito. La maggioranza dei richiedenti è di sesso maschile (72%). Tuttavia, la quota di richiedenti di sesso femminile è leggermente aumentata, passando dal 25% al 28% nel corso dell’ultimo anno. Analizzando gli importi richiesti, gli uomini tendono a richiedere prestiti personali con un importo medio di 10.700 euro, il 10% in più rispetto alle richieste delle donne. Tra le ragioni che contribuiscono a questa differenza, vi è anche una componente reddituale, come confermato dai dati analizzati: lo stipendio medio mensile dichiarato dagli uomini che hanno richiesto un prestito è di 2.155 euro, il 23% più alto rispetto a quello delle donne.
In conclusione, nonostante l’aumento dei tassi di interesse, gli italiani continuano a richiedere prestiti personali per soddisfare diverse esigenze finanziarie. La scelta degli importi dei prestiti e le motivazioni sottostanti riflettono una maggiore consapevolezza dei consumatori nel gestire le proprie finanze. La competizione tra le società di credito offre anche opportunità di risparmio per coloro che cercano un prestito personale, permettendo loro di evitare costi eccessivi. Comprendere le tendenze del mercato dei prestiti e le preferenze dei richiedenti è fondamentale per orientarsi nelle scelte finanziarie e ottenere le migliori condizioni possibili.