C’è un bene che tutti puntano ad avere nella vita oltre la casa. Stiamo parlando dell’automobile, una spesa che comporta un notevole investimento a seconda della modalità di pagamento che si sceglie di utilizzare. Infatti sono tantissime le opzioni d’acquisto: usata oppure nuova di concessionaria. In ogni caso il più delle volte si decide di voler effettuare un prestito veloce, così da riuscire a dilazionare nel tempo un pagamento abbastanza pesante.
A disposizione del cliente ci sono diversi metodi di finanziamento per comprare un’auto, cioè:
- prestito finalizzato;
- prestito personale;
- cessione del quinto;
- leasing.
Queste modalità elencate sopra sono importanti per aiutarci a capire come funziona il finanziamento di un’auto. Scopriamo insieme nello specifico cosa comportano.
Prestito finalizzato
Una prima modalità importante e molto utilizzata riguarda il prestito finalizzato. Si tratta di un tipo di finanziamento che non si ottiene dalla banca o dalla finanziaria e la somma viene data direttamente alla società che vende l’auto, no al richiedente della somma di denaro. Si tratta di un sistema vantaggioso in quanto il venditore si occupa di finanziare l’acquisto e tutto si risolve con un unico interlocutore.
L’acquirente dovrà andare a stipulare una serie di accordi e rispettare le condizioni stabilite in fase di firma, come ogni mese pagare la rata stabilita. Su quest’ultimo aspetto è bene notare come ci siano tantissime modalità di impostarle, come un mega anticipo e una mega rata finale per chiudere definitivamente il debito.
Il più delle volte le concessionarie posseggono delle finanziarie in modo da fare offerte ad hoc per i clienti che scelgono le proprie auto. Sono offerte vantaggiose, con interessi competitivi, con una provvigione per l’operatore che vende l’auto. Una delle pratiche utilizzare è il Tasso Zero, certamente molto conveniente. Però spulciando tra le varie clausole si legge che il più delle volte tale spesa viene spostata su altre caratteristiche. Sempre bene guardare il TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale, che comprendono una serie di spese accessorie.
Acquisto con prestito personale
Un prestito auto personale è una offerta particolare che si dà a particolari condizioni dagli istituti di credito. L’acquirente in prima persona richiede il prestito da effettuare sul conto corrente e personalmente restituirà la somma con un piano di ammortamento che più sia comodo. Si va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 60 mesi e può coprire l’intero bene o comunque l’80% del suo valore.
Non è un prestito finalizzato, il che vuol dire che non sarà tenuto a impiegare il prestito solamente per l’automobile, ma anche per le spese accessorie o no all’acquisto, richiedendo una somma molto più alta rispetto quello che serve.
Inoltre l’acquirente possiede anche il vantaggio di poter fare una trattativa con la società finanziaria, riuscendo a strappare un prezzo incredibile e conveniente, mentre questa cosa non accade con un prestito finalizzato, dove a decidere è chi eroga il credito.
Questo enorme possibilità gli permette di scegliere le offerte migliori sul mercato, con comparatori che online trovano la soluzione più adatta, in base alle esigenze dell’acquirente, con tassi competitivi che vengono resi disponibili.
Con un prestito personale si ha un potere contrattuale notevole che permette di strappare condizioni vantaggiose rispetto alle proposte del venditore. Cosa che in altri tipi di finanziamento non accade, bisogna stare obbligatoriamente alle condizioni della finanziaria.
La cessione del quinto
Si tratta di una soluzione molto utilizzata quando si richiede un prestito per qualsiasi motivo. In particolar modo negli ultimi anni ha preso sempre più piede, grazie anche ad una serie di modifiche che sono state attuate a livello normativo che ne hanno reso i tassi sempre più competitivi. Alla base c’è il funzionamento del prestito personale, ma con condizioni diverse: in sostanza la rata da pagare non può superare un quinto dello stipendio o della pensione. Importante specificare come è disponibile per chi ha un reddito fisso come un dipendente pubblico, privato oppure una pensione. Questo perché l’ente o il datore di lavoro che eroga il mensile alla persona fa stesso da garante. Ottima soluzione che permette anche ai protestati di potervi partecipare senza avere qualsiasi tipo di problema.
Chiaramente si tratta del 20% dello stipendio, quindi si utilizza per spese importanti come il mutuo. Qui rientra anche l’automobile, ma ovviamente spetta alla persona decidere se sia necessario attuare questo tipo di finanziamento, per lavoro o altri utilizzi.
Leasing
Se invece non volete un’auto di proprietà, c’è sempre l’opzione di leasing. In sostanza consiste nel prestare l’automobile per un periodo di tempo ed è perfetto che chi per lavoro o lunghi viaggi sente la necessità di cambiare costantemente la vettura. Inclusa nella rata mensile da pagare ci sono tutti i servizi dell’auto, come manutenzione e assicurazione, il che riduce notevolmente le spese. È la soluzione del momento, tutti la praticano, in quanto risulta economicamente vantaggiosa. Infine una volta scaduto il contratto lo si può rinnovare, restituire oppure riscattarla al prezzo pattuito inizialmente durante la firma.
Richiedere un finanziamento auto
Chiaramente richiedere un finanziamento auto è certamente un qualcosa di estremamente facile, ma che va a sottostare ad alcuni vincoli contrattuali. È bene precisare come ad erogare la cifra debbano essere solo: una banca, una società finanziaria o la finanziaria della Casa automobilistica.
Come nel caso di ogni prestito a richiederlo dev’essere un maggiorenne e non avere oltre i 75 anni d’età, residente in Italia e avere un reddito certo e che dia una forte garanzia all’istituto. Presentare anche il garante che dovrà firmare e garantire il pagamento della rata ogni mese, magari solvendo al pagamento di una che non si riesce a pagare.
Mi raccomando, occhio sempre al TAN e TAEG che vanno a influenzare quello che è il costo del finanziamento. Nel caso del TAN si vanno a indicare le percentuali degli interessi da andare a imporre, nel secondo caso, del TAEG, si vanno a sommare tutte le spese da fare e versare in una sola rata. Quando infatti noi leggiamo tasso zero, non intendiamo altro l’assenza del TAN, mentre il TAEG è sempre presente, andando a comprendere tutto quello che abbiamo detto in precedenza.