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Prestiti pensionati Agos: tutto quello che c’è da sapere

- Tempo di lettura 4 minuti -

I pensionati sono una categoria molto particolare per il settore creditizio. Nel loro caso, infatti, c’è da una parte la sicurezza di un cespite reddituale sul quale è possibile contare per il rientro del prestito concesso, ma dall’altra le incertezze derivanti proprio da un’età avanzata che può rappresentare un problema nel caso in cui la somma richiesta sia cospicua e necessiti di un piano di rientro prolungato. Proprio per questo motivo, le società che concedono prestiti ai pensionati lo fanno seguendo una serie di regole che devono fornire loro la sicurezza di rientrare. Tra le aziende specializzate in prestiti ai pensionati, va ricordata in particolare Agos.

Chi è Agos

Agos è una azienda creditizia operante nell’orbita di Crédit Agricole, che ne detiene il 69% delle azioni, con il restante 39% che è invece appannaggio di Banco BPM. Ormai da oltre due decenni detiene il primato in Italia grazie a prodotti innovativi e convenienti, i quali hanno riscosso un notevole gradimento da parte dei consumatori. In particolare la fusione con Ducato gli ha consegnato la leadership nel credito alle famiglie, effetto di una rete diffusa in maniera capillare sul territorio e capace quindi di incrociarsi con la domanda sempre più diffusa di credito. I finanziamenti, i prestiti personali, le carte di credito di Agos sono apprezzate anche per il notevole grado di trasparenza che riescono ad assicurare, caratteristica estremamente gradita in un settore che molto spesso opera con modalità opache.

Pensionati in vacanza con un prestito

I prestiti per pensionati Agos

I prestiti per pensionati Agos sono strutturati in modo da tenere conto delle esigenze di chi li richiede, ma anche della necessità di sicurezza di chi li concede. Proprio da queste esigenze nasce la scelta di ricorrere alla cessione del quinto, ovvero la formula che prevede una rata di rimborso che non può superare il 20% dell’importo netto della pensione, con la trattenuta diretta sull’emolumento del richiedente.


La cessione del quinto è una formula sempre più gradita agli italiani, anche perché è abbastanza facile trovare ascolto nel sistema creditizio. Va però sottolineato come presenti alcune problematiche di non poco conto, ripetutamente segnalate da Ivass, l’autorità chiamata a regolare le attività assicurative che hanno luogo sul territorio nazionale e da Bankitalia. Basti pensare che nell’ultimo anno di cui sono disponibili i dati, sono stati ben 22mila i contenziosi tra aziende e consumatori relativi proprio alla cessione del quinto, con un aumento del 40% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Tra i problemi segnalati il costo eccessivo dei prestiti, che viaggiano su tassi di poco inferiori al 10% per le banche e al 12% per le finanziarie. Oneri che però non scoraggiano eccessivamente i consumatori, anche perché dopo il 2008 la strada verso i prestiti è diventata abbastanza complicata nel nostro Paese. Inoltre le richieste di cessione del quinto vengono soddisfatte in tempi rapidi, proprio in conseguenza del fatto che l’istruttoria diventa inutile quando il piano di rientro è impostato su una pensione, rendendo certa la capacità reddituale del debitore.

Agos, i prestiti pensionati INPS

I prestiti ai pensionati di Agos, avvengono sotto l’egida dell’INPS. In pratica proprio Agos è una delle aziende creditizie che hanno provveduto a siglare accordi con l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale per accordare ai propri clienti i prestiti che una volta erano dispensati dall’INPDAP, ovvero l’Istituto Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica. L’ente è stato soppresso a seguito della riorganizzazione del settore voluta dal governo Monti nel 2011 e le sue funzioni sono state trasmesse all’INPS. Tra di esse, appunto quella che prevedeva la concessione di prestiti, considerati a lungo tra i più convenienti in assoluto. L’INPS, quindi, ora continua a concedere prestiti ai pensionati, sia in forma diretta che indiretta. Nella seconda categoria rientrano i finanziamenti che sono il frutto dell’accordo intercorso tra l’ente e alcune aziende creditizie, tra cui appunto Agos. La domanda da porsi, quindi, è la seguente: sono realmente convenienti i prestiti Agos riservati ai pensionati INPS?

Convengono i prestiti Agos per pensionati?

I prestiti Agos per pensionati, quindi, prevedono anche la concessione di quelli erogati dall’INPS. Si tratta però di un accordo che l’azienda stringe con il chiaro intento di ricavare commissioni dall’operato di intermediazione che va ad assumersi. E’ del tutto logico, di conseguenza, che questi prestiti siano meno convenienti di quelli concessi direttamente dall’INPS.
Se hai comunque intenzione di praticare questa strada, ricordiamo che l’iter procedurale per l’ottenimento del prestito è veramente ridotto all’osso e comporta il versamento della somma concordata sul conto corrente in tempi molto rapidi, configurandosi alla stregua di un finanziamento veloce. Il piano di rientro sarà naturalmente imperniato su rate mensili, che vanno da un minimo di 36 ad un massimo di 10, le quali non possono superare appunto il 20% dell’importo pensionistico e che saranno trattenute alla fonte.

Come richiedere i prestiti per pensionati Agos

Come si può richiedere un prestito per pensionati di Agos? Il modo più facile e rapido per ovviare è quello di utilizzare il proprio personal computer, collegandoti al sito dell’azienda, ove è possibile anche reperire le informazioni desiderate. Va anche precisato come proprio sul sito di Agos sia possibile fare una richiesta non impegnativa, specificando l’importo desiderato e la durata preferita del piano di rimborso. Considerato come anche altre finanziarie non abbiano eccessive difficoltà a concedere prestiti ai pensionati, proprio perché la cessione del quinto rappresenta una garanzia assoluta, il consiglio che diamo è quello di utilizzare un comparatore per cercare di capire quale possa essere la proposta più conveniente e comunque di informarsi nella maniera più esauriente possibile, cercando magari di capire quale possa essere il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) del finanziamento. Proprio questo indicatore, più che il TAN (Tasso Annuo Nominale), è in grado di far capire il reale costo del prestito in oggetto, tanto da essere spesso camuffato dalle imprese creditizie. Per reperirlo è possibile visionare il modulo SECCI, che le stesse aziende sono obbligate a presentare ai richiedenti.