Come probabilmente ti è noto se hai letto i nostri approfondimenti su questo tema, la cessione del quinto dello stipendio è una forma di finanziamento che consente al lavoratore di poter ottenere una somma di denaro da restituire mediante rate dell’importo – massimo – di un quinto della propria retribuzione netta.
Si tratta, peraltro, di una forma di finanziamento particolarmente gradita alle banche e alle finanziarie. L’importo della rata del prestito sarà infatti trattenuto direttamente sulla busta paga del lavoratore, con l’istituto di credito che, dunque, si ritaglierà una priorità in sede di rimborso del capitale.
Cessione del quinto dopo quanto si può richiedere
Con le caratteristiche sopra abbiamo riassunto per te, dovrebbe essere chiaro che la cessione del quinto è un prestito riservato esclusivamente alla categoria dei lavoratori dipendenti.
Tuttavia, quando il lavoratore è assunto da poco tempo, il dipendente non sarà in grado di fornire molte delle garanzie che le banche e le finanziarie si attendono per erogare serenamente un finanziamento: ricordiamo in questa sede come una delle rassicurazioni principali per la banca è infatti che il lavoratore abbia maturato una somma a titolo di trattamento di fine rapporto lavoro (TFR) che in caso di inadempimento possa essere utilizzata per poter ripagare il debito contratto.
È però intuibile che un lavoratore che ha appena iniziato la sua carriera non sia nelle condizioni di poter disporre di una cifra considerevole a titolo di TFR.
Ma allora ciò equivale ad affermare che il neo assunto non può avere accesso alla cessione del quinto? Alla domanda ‘Cessione del quinto dopo quanto si può richiedere’ che cosa possiamo rispondere?
Prestiti a neoassunti a tempo indeterminato: le valutazioni della banca
Il fatto che il dipendente appena assunto non abbia un TFR da mostrare come “biglietto da visita” alla propria banca non sta a significare che non si possa comunque avere accesso a una forma di prestito a neoassunti a tempo indeterminato.
Nella loro valutazione, infatti, gli istituti finanziari analizzano infatti tre aspetti concomitanti come:
- la stabilità della posizione lavorativa;
- l’età del richiedente;
- l’anzianità di servizio.
È evidente che una carenza in uno di questi elementi potrebbe essere in qualche modo “compensata” dalla presenza di altri punti di forza. Per esempio, un dipendente che è stato appena assunto, ma all’interno di una grande azienda che fa della stabilità dei suoi rapporti di lavoro un elemento di rilievo, potrebbe comunque avere accesso al finanziamento richiesto.
Quanto si ottiene con una cessione del quinto appena assunto
Come per tutte le forme di finanziamento con cessione del quinto, anche questi prestiti per neoassunti hanno come principale limite l’importo della busta paga.
Ricordiamo infatti che, per caratteristica tecnica di questo finanziamento, l’importo delle rate del programma di rimborso non può superare un quinto della retribuzione netta del dipendente.
A quanto sopra si aggiunga altresì il fatto che, per alcune delle motivazioni che abbiamo riassunto nei precedenti paragrafi, può tuttavia capitare che gli istituti di credito limitino l’importo delle loro erogazioni nei confronti dei neoassunti, generalmente entro i 10.000 – 15.000 euro.
Per le banche e per le finanziarie, infatti, erogare un prestito nei confronti di un dipendente senza anzianità costituisce un’operazione ad elevato rischio e, dunque, si può cercare di contenere strategicamente il pericolo di una perdita parziale del capitale attraverso la limitazione dell’importo erogabile.
Ricordiamo infine che di norma le banche non erogano cessioni del quinto a neoassunti se questi non hanno superato il periodo di prova o, se superiore, i primi 6 mesi del contratto.
Come richiedere un prestito con cessione del quinto
Chiarito quanto sopra, giova ricordare che la richiesta di un prestito con cessione del quinto dello stipendio da parte di un nuovo assunto non riveste particolare difformità rispetto alla generalità dei finanziamenti appartenenti a questa categoria.
Pertanto, il giovane dipendente che intende ottenere un finanziamento con cessione del quinto dello stipendio potrà semplicemente recarsi presso il proprio istituto di credito di riferimento (o presso un’altra banca che renda disponibile tale prodotto), e compilare il modulo di domanda.
Al modulo di domanda occorrerà inoltre allegare la copia della documentazione di identità in corso di validità, il codice fiscale o la tessera sanitaria regionale, le ultime buste paga e la dichiarazione dei redditi. A questo punto la banca effettuerà un’istruttoria della richiesta di finanziamento e, nel caso in cui verifichi la sussistenza di tutti i requisiti, prenderà contatti con il datore di lavoro per poter organizzare le modalità di restituzione del capitale erogato.
Ricordiamo infine che le linee di credito con cessione del quinto del prestito, siano esse per neoassunti o per dipendenti con una lunga anzianità alle spalle, sono obbligatoriamente accompagnate da una polizza assicurativa che tuteli le parti contro il rischio di insolvenza per decesso, malattia, infortunio o perdita involontaria del proprio posto di lavoro. Il costo di questa polizza, che per importi elevati e lunghi periodi di rimborso può giungere anche a diverse centinaia o migliaia di euro, è rateizzato all’interno dello stesso piano di rimborso.