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Cosa succede quando si chiede un prestito chirografario?

- Tempo di lettura 4 minuti -

Sentiamo spesso parlare del prestito chirografario, si tratta di un finanziamento a medio o lungo termine che solitamente, ha una durata variabile da 24 a 60 mesi.

Lo scopo di tale finanziamento è finalizzato principalmente allo sviluppo di un’attività, e in casi eccezionali può essere concesso anche fino a una durata di 84 mesi.

Il prestito chirografario può sembrare analogo al leasing, ma in realtà, ha delle caratteristiche fiscali differenti.

Oggi la maggior parte delle imprese italiane richiedono un prestito di questo tipo per finanziare vaie spesa da sostenere, come ad esempio, le scorte in magazzino e la ridistribuzione dei debiti di breve, medio e lungo termine.

Vediamo nello specifico come funziona il prestito chirografario e quando è conveniente richiederlo.

Perché richiedere il prestito chirografario?

Per riuscire ad ottenere un prestito chirografario è necessario dimostrare la propria situazione reddituale e patrimoniale, senza avere bisogno di una terza figura che faccia da garante.

La differenza con gli altri tipi di finanziamento sta proprio in questo, l’assenza del garante.

Ovviamente, prima di concedere il prestito, l’istituto finanziario svolge numerose indagini e verifiche per assicurarsi che il richiedente non rientri nell’elenco dei cattivi pagatori, e che possa riuscire a restituire il suo debito entro i tempi stabiliti.

Abbiamo già anticipato il fatto che, nella maggior parte dei casi, il prestito chirografario viene richiesto dalle aziende.

Solitamente, viene richiesto proprio quando un’azienda ha necessità di una certa liquidità, avendo sostenuto in precedenza una serie di investimenti economici utilizzando tutto il capitale circolante.

Per ripristinare, quindi, questa improvvisa mancanza di liquidità, l’azienda in questione richiede un prestito chirografario a medio-lungo termine.

In alcuni casi, inoltre, le aziende stipulano diversi finanziamenti chirografari nel corso del tempo, e per riorganizzare il totale di tutti i debiti, si propone un unico prestito avente un risparmio degli oneri molto conveniente.

Quali tipi di finanziamento rientrano nel prestito chirografario?

Al giorno d’oggi tra le tipologie di finanziamento che rientrano nel prestito chirografario, possiamo elencarne tre principali.

È possibile scegliere un prestito chirografario classico, che permette di ottenere il finanziamento senza necessariamente presentare alcuna garanzia reddituale; un prestito chirografario con ratapesante, per il quale l’azienda si impegna a rimborsare una parte del finanziamento divisa in rate mensili; un prestito chirografario con ammortamento differito, che invece, offre la possibilità al beneficiario di posticipare il pagamento della prima rata.

Da chi e come viene erogato il prestito chirografario?

Il prestito chirografario viene erogato dalle banche, che in cambio ovviamente, richiedono una garanzia specifica.

L’erogazione di questo finanziamento segue i criteri di merito creditizio simili a qualsiasi altro tipo di prestito, le banche che solitamente accettano la stipula del prestito chirografario sono:

  • Monte dei Paschi: che offre un prestito a medio e lungo termine;
  • Intesa San Paolo: che offre il prestito a piccole e medie imprese;
  • Unicredit: che si occupa di accordare il prestito chirografario principalmente alle attività commerciali;
  • Banca Barclays: che eroga il prestito alle piccole imprese e agli artigiani.

Vari tipi di prestito chirografario

La categoria dei prestiti chirografari è molto ampia e al suo interno sono comprese tante tipologie differenti di finanziamento.

Ad esempio, rientrano in questo tipo di prestito anche la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, e i prestiti destinati al fotovoltaico.

Ovviamente, nel primo caso, con la cessione del quinto, il finanziamento è molto più sicuro, visto che la banca ha la certezza di riscuotere le rate del debito direttamente dallo stipendio o dalla pensione del cliente.

Negli ultimi anni, il prestito chirografario viene richiesto per affrontare e sostenere le spese per il fotovoltaico, visto che, la maggior parte degli italiani si sta avvicinando sempre di più al concetto dell’ecosostenibilità ambientale.

È fondamentale sottolineare alcune differenze, dato che spesso, si fa confusione su quali siano le reali caratteristiche del prestito chirografario.

Ad esempio, bisogna distinguerlo dal mutuo ipotecario, si tratta di una differenza sostanziale che si basa principalmente sul tipo di garanzia offerta del richiedente.

Per ottenere un mutuo, la banca chiede necessariamente al cliente una garanzia, che spesso si traduce nell’ipoteca di un immobile, per la concessione del prestito chirografario, invece, non sono previste garanzie specifiche, come abbiamo già visto.

Un’altra precisazione che bisogna fare, è quella riguardante i prestiti finalizzati, che rientrano perfettamente tra le tipologie di finanziamento chirografario.

Si tratta infatti, di prestiti che vengono erogati dalla banca per l’acquisto di beni o servizi limitati, di piccole entità economiche, come ad esempio, l’acquisto di un elettrodomestico.

In questo caso, infatti, la banca o l’istituto di credito per accordare il prestito al richiedente, non pretende garanzie specifiche come l’ipoteca di un bene personale.

Inoltre, per i prestiti finalizzati, in caso di mancato pagamento di una rata mensile da parte del beneficiario del finanziamento, l’istituto di credito non sottrae il bene acquistato.

Crescita della richiesta di prestiti da parte degli italiani: quali sono le cause?

Negli ultimi anni, se si analizzano i dati statistici relativi agli italiani, ci si rende conto che, sono enormemente cresciute le richieste dei prestiti alle banche.

Ovviamente, a determinare questo aumento è sicuramente la grave crisi economica che il nostro paese sta attraversando.

In particolar modo, i lunghissimi periodi legarti alla pandemia mondiale hanno incrementato notevolmente questa crisi economica, mettendo in difficoltà tantissime aziende ed imprese italiane.

Oggi richiedere un prestito ad un istituto di credito o ad una banca non è poi così anomalo, ma anzi, si tratta di un fenomeno molto frequente.

Proprio a causa delle problematiche economiche, anche le stesse banche sono sempre più diffidenti e meno predisposte a concedere i finanziamenti ai loro clienti.

Per tutelarsi richiedono sempre più garanzie ai potenziali beneficiari dei prestiti, per essere sicuri di ricevere i pagamenti del debito entro i tempi stipulati da contratto.

Ecco perché, per alcuni tipo di prestiti, i criteri di valutazione e i requisiti richiesti dalle banche prima dell’erogazione del finanziamento, sono sempre più ristretti.

In molti casi, infatti, la banca dopo aver effettuato tutte le verifiche e valutazioni, decide di non accordare il prestito al richiedente, poiché non lo ritiene affidabile dal punto di vista creditizio.