Per molti il giorno del matrimonio è probabilmente il più bello in assoluto. Molte donne, ma anche uomini, sognano quel momento fin da quand’erano in fasce ed è normale che vogliano sia perfetto, sotto ogni punto di vista. Ogni singola cosa deve essere al suo posto, in quanto andrà ricordato per il resto della propria vita.
L’organizzazione, bisogna mettere in conto, non sarà semplicissima. Il più delle volte si inizia già un anno prima a stilare la lista di cose da fare, gli invitati e tanto altro ancora. C’è chiaramente bisogno di moltissima pazienza e anche di una bella somma di denaro da parte per realizzare il proprio sogno. E se non si hanno tanti soldi? Come si può fare? Non si abbandona l’idea di pronunciare il fatidico “sì” avanti all’altare. Per fortuna esistono una serie di soluzioni pensate per quel giorno, come il prestito per il matrimonio.
Per ottenerlo basta rispettare alcuni requisiti, come l’età minimo per richiederlo, oltre alla presentazione di alcuni documenti che vanno a certificare l’acquisto di servizi e beni necessari per il matrimonio.
È certamente uno strumento molto più pratico ed efficace e che permette agli sposi di vivere quel giorno in totale serenità e come lo desiderano. D’altronde c’è da capirlo: le spese per sostenerlo sono elevatissime. Infatti si parte dall’acquisto dell’abito da sposa, fino alle fedi nuziali, per non parlare del fotografo, del ricevimento e del viaggio di nozze! Insomma è una bella gatta da pelare.
Adesso proviamo ad andare più nello specifico, capendo come funziona il prestito per il matrimonio e come richiederlo.
Prestito per il matrimonio: personale o finalizzato?
È il giorno che tutti desiderano, ma molte volte bisogna scontrarsi con la realtà dei fatti: costa troppo. Chiaramente se il budget che avete non è sufficiente e non volete ridimensionare le vostre aspettative, quello che potete fare è ricorrere a un finanziamento. Questo permette agli sposi di avere il credito necessario, dilazionandolo nel tempo con rate sicuramente molto vantaggiose.
Sono due le opzioni che si possono percorrere: un prestito finalizzato e un prestito personale. Quando parliamo di prestito finalizzato, questo viene concesso dal rivenditor tramite un accordo con la banca dove si dichiara la vendita di un determinato servizio, come può essere il vestito, il viaggio di nozze, le bomboniere oppure altro. Il rivenditore versa l’importo e il debitore si impegna a pagare le rate mensili a seconda dell’accordo raggiunto.
Qui sorge un dubbio, ovvero: le spese non si tengono in un solo punto vendita, come si può fare? In questo caso si ricorre a un altro finanziamento che affianchi quello finalizzato siglato. Infatti quest’ultimo può essere affiancato da un prestito personale per il matrimonio, ovvero un tipo di prestito che permette di fare fronte a più spese pagando una sola rata. Qui non si giustifica il motivo dell’utilizzo dei soldi. Unica pecca è che il tasso è più alto rispetto a quello finalizzato.
Come ottenerlo
Imbattersi nell’organizzazione di un matrimonio non è mai facile. Si impazzisce solamente nel vedere i prezzi che bisognerà pagare per ottenere ciò che si desidera. Certo, si può limare su alcuni aspetti, ma è un dato di fatto che alcune spese sono necessarie, basti pensare alle fedi o gli abiti, così come il ristorante e le bomboniere. Ovviamente in questo conteggio non abbiamo messo gli imprevisti che sono sempre dietro all’angolo. Ecco perché non resta che chiedere un finanziamento dove poter realizzare tutto ciò che si desidera!
Come ogni tipo di prestito, anche quello per il matrimonio deve essere richiesto da chi ha una busta paga o un reddito dimostrabile. Quello che si deve fare è garantire alla banca o all’istituto di credito la certezza di poter pagare le rate mensilmente. Chiaramente si preferisce chi ha un impiego a tempo indeterminato, ma anche chi possiede un determinato può averlo, a patto che l’ammortamento non superi la durata del contratto.
Anche gli extracomunitari lo possono richiedere, a patto che siano regolarmente registrati.
I documenti per presentare la domanda, sono:
- Documento di identità in corso di validità;
- Documento di reddito;
- Codice fiscale;
- Permesso di soggiorno per i cittadini extracomunitari;
- Se pensionato il cedolino di pensione.
In ogni caso potrebbe essere richiesto l’attestato di svolgimento delle nozze, così da dimostrare con certezza l’utilizzo di quella somma di denaro.
Quali garanzie dimostrare
C’è da sottolineare come in realtà per i prestiti relativi al matrimonio non ci siano particolari garanzie da portare. Non sono somme eccessive, quindi non c’è bisogno di altro se non l’affidabilità del soggetto. Certamente verranno fatte delle verifiche se si risulta un cattivo pagatore e nel caso in cui ci fossero dei problemi, allora solo in quel momento verrebbe richiesto un garante a supporto.
Il tutto spetta all’istituto di credito che dovrà decidere se erogare la somma richiesta e il livello di rischio dell’intera operazione. In linea di massima, però, non ci sono garanzie particolari.
Quanti soldi si possono richiedere e cosa succede se non si paga una rata?
Come in ogni prestito, anche quello per il matrimonio varia a seconda delle esigenze e da ciò che si deve fare. Ovviamente più sarà impegnativo economicamente e più sarà alta la somma da richiedere. Ci sono persone che chiedono anche 60 mila euro da pagare in 10 anni. Tutto dipende da come si vuole impostare il piano di ammortamento. Il più delle volte si cerca sempre di spalmare l’importo alto nel maggior tempo possibile, così da permettere il pagamento corretto di tutte le rate.
Questo ci porta alla domanda: cosa succede se non pago una rata? Beh, anche qui è la stessa situazione di un prestito classico, cioè si è inadempiente nei confronti dell’istituto di credito. Questo può comportare l’iscrizione nella lista dei cattivi pagatori.
In alcuni casi, il mancato pagamento di una rata può portare a una crescita degli interessi più l’introduzione di una mora per il ritardo.
Si può estinguere in anticipo?
Sì, si può estinguere prima, ma bisognerà pagare una penale che non è mai superiore all’1%. Questo lo si viene a sapere in fase di firma del contratto, così da avvisare il debitore.