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Qual è l’età minima per chiedere un prestito?

  • Prestiti
- Tempo di lettura 4 minuti -

Il mondo dei prestiti è vasto e ricco di tantissimi opzioni collegabili ai casi più disparati. Chiaramente si può pensare che si tratti di un’operazione difficile da ottenere e che l’iter da seguire sia molto lungo, in realtà non è così. Certamente bisogna tenere conto di moltissimi fattori quando si richiede un tipo di prestito, che questo sia la cessione del quinto o il prestito d’onore.

In ogni caso ci sono dei parametri da rispettare quando si decide di voler ricevere un prestito e uno di quelli è sicuramente l’età. Questo aspetto risulta essere molto importante per la concessione o meno della somma di denaro, oltre al fatto che determina il dilazionamento nel tempo e il relativo importo da pagare mensilmente. Certo, quando si chiede un prestito lo si fa sempre in età più avanzata, quindi il problema non sussiste più di tanto, ma vi siete mai chiesti qual è l’età minima per richiedere? Per legge la maggior età è la base di partenza per fare qualsiasi cosa, anche richiedere un prestito, ma come funziona in questo caso? Proviamo a scoprirlo!

Richiedere un prestito, serve la maggior età

Sono tantissimi i requisiti per richiedere un prestito, tra cui spiccano l’essere cittadini e residenti italiani, e soprattutto essere maggiorenni. Questo aspetto è molto importante in quanto è il lite minimo da rispettare per richiedere moltissimi servizi, come la patente.

Certamente è molto difficile veder concessi dei prestiti a 18enni, anche perché non si è ancora in quella fase d’età, almeno per alcuni tipi, dove si è economicamente dipendenti. Non a caso l’età media è aumentata rispetto al passato, anche perché molti sono ancora in procinto di finire gli studi. Nonostante ciò, allora l’età minima per richiedere un prestito è veramente 18 anni oppure al netto di tutti è più alta? A livello teorico serve la maggior età, sul lato pratico la situazione è ben diversa.

Vediamo alcuni aspetti essenziali per capire veramente come bisogna comportarsi una volta raggiunta la maggior età e vogliano ricevere un prestito. È bene fare chiarezza per veder respinta la richiesta di denaro fatta, con conseguente delusione.

Prestito per studenti, mettiamo i puntini sulle “i”

Al netto di tutto, ci sono moltissimi prestiti destinati agli studenti e che servono per finanziare la propria formazione nell’acquisto di libri e di tantissimo altro materiale utile allo studio. In alcuni casi addirittura serve per il soggiorno in stati esteri dove si svolge l’università. Chiaramente bisogna ricollegarsi a quanto detto più sopra, ovvero che lo studente dev’essere maggiorenne, poi che sia universitario o delle superiori poco importa, l’importante è che abbia raggiunto la soglia dei 18. Da sottolineare che i prestiti dello studio vedono come garante i genitori del richiedente. Quindi l’obiettivo è sostenere economicamente lo/la studente/essa, ma come garanzia il reddito dei genitori o di chi ne fa le veci.

La maggior età può bastare?

Partiamo dal presupposto che per ogni cosa, così come il prestito, la maggior età è il requisito per eccellenza per fare qualsiasi cosa, è importante ribadirlo più volte. Senza questo aspetto le finanziarie non accetteranno mai nessun tipo di prestito.

Certo, è il requisito minimo, ma non bisogna dimenticare che una volta compiuti i diciott’anni d’età, mancano due requisiti fondamentali che per quel periodo risulta improbabile, se non impossibile. Parliamo di:

  • Un anno di contratto regolare: questo aspetto è molto importante, anche perché essendo studenti il più delle volte risulta difficile essere inquadrati nel giusto modo, ovviamente dipende dai casi, peer questo il più delle volte questo aspetto lo si definisce improbabile;
  • Nessun prestito passato: a diciott’anni è impossibile avere alle spalle già un prestito, anche perché l’età per concederlo è proprio la maggior età. È possibile chiedere un prestito a 18 anni e vederselo accettare nel caso in cui sia di una cifra bassa, così da permettere il censimento.

Al netto di quanto detto fino ad adesso, è bene ricordare che le finanziarie non vedono di buon occhio i giovanissimi. Per loro sono una fonte poco sicura e molto rischiosa a causa della stabilità precaria di cui spesso godono, così hanno una gestione, il più delle volte, delle proprie finanze poco strutturata. Lo stesso ragionamento lo si trova il più delle volte per le assicurazioni auto: chi le concede tende a “punire” maggiormente i giovani a causa della loro predisposizione alla velocità e al fare più incidenti a causa della poca esperienza al volante.

Come bisogna muoversi?

È chiaro come arrivati a questo punto sia difficile muoversi. Molti giovani si sentono spaesati, non sanno come fare. Ci possono essere delle strade alternative, anzi in realtà solo una, ovvero quella di ricorrere un prestito su pegno, ma nei casi molto seri e importanti dove c’è un vero bisogno di liquidità. Ecco che in questo caso si può provare a dare in pegno il regalo del battesimo o della comunione, in modo da andarlo a riprendere successivamente. Al di fuori di questa, le altre strade sono sbarrate per quanto detto più sopra.

Chiaramente ci si può provare a preparare per il futuro e ricorrere attualmente a un prestito molto basso così da farlo accettare e avere la strada spianata per quando servirà una somma più grande. Certamente non bisogna dimenticare di includere il garante che agevole di molto la pratica, ma non la risolve.

Soluzione cessione del quinto: non se ne parla

Infine molti giovani cercano su internet possibili strade da prendere per poter ottenere l’amato prestito o finanziamento. Spesso si sente dire “Cessione del quinto”, che il più delle volte si associa a dipendenti pubblici o pensionati. Bisogna precisare che è sì un prestito ideale per importi alti, ma che al momento non è assolutamente praticabile per un giovane. Qui si richiede di cedere un quinto o a volte due quinti del proprio stipendio o pensione, ma per farlo c’è bisogno di avere un rapporto a tempo indeterminato da anni con un TFR accumulato che venga messo da garanzia, così da permettere l’erogazione del finanziamento. Ecco perché risulta praticamente lontano anni luce dalla situazione del giovane maggiorenne.