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Prestito INPDAP: cos’è, come funziona, requisiti e calcolo delle tabelle

- Tempo di lettura 4 minuti -

Questo finanziamento rappresenta l’offerta creditizia ideale per i dipendenti e i pensionati del settore pubblico. È considerato un prestito molto vantaggioso perché propone dei tassi d’interesse agevolati rispetto a quelli proposti nel mercato. Nel 2012 l’INPDAP si è congiunta con l’INPS che è divenuto l’unico punto di riferimento per i pensionati e i dipendenti statali. Tutti i soggetti che erano registrati all’INPDAP possono chiedere oggi dei prestiti a condizioni agevolate presso l’INPS o gli istituti di credito convenzionati.

Cosa sono i prestiti a tassi agevolati INPDAP?

Una tipologia di prestiti destinati a lavoratori e pensionati dell’amministrazione pubblica. L’INPDAP era un ente fondato nel 1994 e abolito nel 2012 che si occupava dell’assistenza e della previdenza dei dipendenti statali. L’istituto riscuoteva i contributi previdenziali, elargiva le pensioni e concedeva dei finanziamenti al personale registrato. Attualmente l’INPDAP non esiste più perché, col decreto Salva Italia, è confluito nell’INPS che ha preservato e garantito alcuni servizi. Tra le prestazioni ancora attive vi sono:

  • Piccoli prestiti agevolati che permettono di ottenere un importo pari ad otto mensilità della retribuzione per una durata di 4 anni
  • Finanziamenti pluriennali diretti concessi dall’ente previdenziale
  • Prestiti pluriennali convenzionati ed elargiti da un istituto di credito con l’INPS che assume la funzione di garante

I finanziamenti vengono erogati tramite la formula della cessione del quinto e prevedono due modalità di accesso al credito:

  • INPS
  • Banche e società finanziarie convenzionate

Per richiedere il prestito direttamente all’ente previdenziale è necessaria l’iscrizione presso la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Il finanziamento viene assegnato in base alle disponibilità economiche previste dall’istituto e prevede un minimo di 4 anni di contributi.

Gli istituti di credito abilitati utilizzano, invece, le funzioni predisposte dall’INPS per verificare l’entità del prestito, l’iscrizione presso il Fondo Credito e la fattibilità del piano di ammortamento richiesto.

Tipologie e classificazione dei prestiti INPDAP disponibili

I finanziamenti INPS vengono suddivisi in due categorie:

  1. Prestiti pluriennali: pensionati e dipendenti in attività registrati alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali o alla Gestione Fondo Ipost possono inoltrare la domanda per questo finanziamento. I lavoratori devono essere in possesso di 4 anni di anzianità di servizio e di 4 anni di contributi versati all’amministrazione di riferimento. Inoltre devono essere anche titolari di un contratto a tempo indeterminato o di uno a tempo determinato superiore a 3 anni. Per richiedere il finanziamento pluriennale i dipendenti devono prima rivolgersi alla propria amministrazione di appartenenza e poi all’INPS. I pensionati, invece, devono accedere direttamente alla propria area riservata sul sito ufficiale dell’ente di previdenza. Il prestito pluriennale può avere una durata di 5 o 10 anni con un rimborso che prevede il prelievo diretto delle rate dalla busta paga. Questa tipologia di finanziamento può essere suddivisa a sua volta in prestiti pluriennali diretti o garantiti in base alla destinazione d’uso dei fondi e al piano di rateizzazione previsto.
  2. Piccolo prestito: può essere richiesto dai tutti gli iscritti alla Gestione Fondo Ipost o alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. I membri ancora in attività, a differenza dei pensionati, devono essere iscritti da un anno e possedere un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Può andare bene anche un contratto a tempo determinato da almeno 3 anni con una retribuzione continuativa di 12 mesi. I pensionati possono presentare la domanda online direttamente al sito dell’INPS entrando nella loro area riservata. I dipendenti in attività, invece, devono presentare l’istanza all’amministrazione di riferimento prima di accedere al profilo privato per inoltrare la richiesta all’ente previdenziale. In entrambi casi l’unico documento necessario è la carta d’identità. I cedolini dell’ultimo stipendio o dell’ultima pensione vengono inseriti dall’amministrazione o dal sistema stesso. Il finanziamento può essere rimborsato in massimo 4 anni con rate formate da interessi e quote capitali.

Prestiti INPDAP: come inoltrare la richiesta all’INPS

I dipendenti pubblici possono accedere a questi finanziamenti inoltrando la richiesta, con  tutta la documentazione necessaria, online o presso gli sportelli. I pensionati, invece, devono inviare tutta la modulistica solo tramite il sito ufficiale dell’INPS. L’importo ottenuto viene rimborsato con delle rate mensili gravate dagli interessi e dalle quote di capitale. La somma residua, invece, viene saldata con la cessione del quinto per limitare tutti i pericoli di un’eventuale insolvenza. In questo caso sarà direttamente il datore di lavoro a depositare la rata che non può superare il quinto dello stipendio percepito. Il prestito viene erogato dall’INPS tramite:

  • Accredito su conto corrente bancario
  • Ritiro del contante presso una sede dell’ente

Quando il richiedente ha un piano di ammortamento in corso per un piccolo prestito I N P D A P può chiedere il rinnovo dopo aver atteso un determinato periodo di tempo stabilito in base alla tipologia di finanziamento richiesto.

Requisiti, tassi d’interesse e calcolo degli importi erogabili

Le somme concesse con i prestiti INPDAP vengono stabilite consultando delle tabelle disponibili sul sito ufficiale dell’INPS. Il prontuario custodisce i seguenti dati:

  • Rate
  • Interessi
  • Importo lordo
  • Importo netto suddiviso per fasce d’età
  • Costi amministrativi
  • Spese previste per il fondo garanzia
  • Eventuali debiti rimanenti

I tassi previsti per questi finanziamenti sono i seguenti:

  • TAN pari al 4,25% per il piccolo prestito
  • TAN del 3,50% per il prestito pluriennale

Dipendenti pubblici e pensionati devono avere più di 18 anni e meno di 70 anni per inoltrare l’istanza. Un altro requisito essenziale è l’iscrizione nelle liste per la gestione delle prestazioni sociali. Sono richiesti anche la residenza italiana e l’adempimento di tutti gli obblighi previdenziali.

Vantaggi e benefici dei prestiti INPDAP Questa tipologia di finanziamento non pretende nessuna motivazione per l’accesso al credito. Il richiedente può utilizzare l’importo concesso come meglio crede senza dover giustificare nessuna spesa. Le rate sono costanti e vengono trattenute automaticamente dallo stipendio o dalla pensione. Non servono ulteriori garanzie, ma il vantaggio principale dei prestiti INPDAP è rappresentato dai tassi fissi agevolati. La convenienza deriva anche dalla semplicità con la quale vengono erogati gli importi concordati, specialmente quando il richiedente si rivolge ad una banca convenzionata con l’INPS.